Cosa ammirare ai Musei Vaticani? Una domanda da porsi prima di visitarli
Cosa ammirare ai Musei Vaticani è una domanda che ogni visitatore deve porsi prima di visitarli. I Musei Vaticani infatti sono veramente immensi ed è quindi importante organizzare la propria visita in anticipo. Specialmente se non si hanno le idee chiare su come i musei sono organizzati e su quali opere si desidera soffermarsi maggiormente.
Per questo motivo nei prossimi articoli parleremo ogni volta di un’opera assolutamente da non perdere se si visitano i Musei Vaticani per la prima volta.
In questo articolo vi parlo di un’opera di Raffaello sicuramente conosciuta da tutti, “La Scuola di Atene”. Il famoso affresco è collocato nella Stanza della Segnatura (si pensa che fosse destinata a diventare biblioteca o uno studio privato di Giulio II) appunto all’interno dei Musei Vaticani.
Cosa ammirare ai Musei Vaticani: Raffaello
Salito al soglio pontificio, Giulio II il quale preferì prendere gli alloggi nella parte superiore a differenza dei suoi predecessori. Queste sale non erano predisposte all’accoglienza del Papa, quindi necessitavano di essere restaurate e abbellite. A tale scopo furono convocati diversi artisti tra i quali vi era appunto Raffaello Sanzio.
Il Papa, rimasto affascinato dal suo stile, gli affidò il compito di abbellire tali stanze. Raffaello viene incaricato da papa Giulio II di decorare i suoi appartamenti pochi anni dopo l’inizio del suo pontificato. Questi ambienti sono comunemente chiamate oggi le Stanze di Raffaello. Sono 4 sale in parte decorate da Raffaello e in parte dai suoi allievi. Raffaello infatti, non riuscì a terminare il lavoro essendo scomparso prematuramente. Le sale si susseguono l’una all’altra. Sono di forma rettangolare e prendono il nome dai soggetti che sono rappresentati alle pareti. Le prime tre hanno una volta a crociera e sono quelle dipinte da Raffaello: Stanza dell’Incendio, Stanza della Segnatura, Stanza di Elidoro ed infine la Stanza di Costantino.
Cosa ammirare ai Musei Vaticani: la Scuola di Atene di Raffaello
Nella sala della Segnatura troviamo forse l’opera più conosciuta fra questi affreschi, la celeberrima Scuola di Atene. L’opera risale intorno agli anni 1509-1511.
Le dimensioni de La Scuola di Atene di Raffaello Sanzio sono circa 770×500 cm. L’affresco rappresenta la Filosofia e possiamo definirlo un inno alla classicità, uno stile ricorrente in tutta l’architettura presente nel dipinto.
Raffaello in quest’opera vuole mostrare la Filosofia nell’atto del compimento, nell’elaborazione del pensiero. Molti personaggi rappresentati nel dipinto infatti compiono gesti evidenti con le mani, come ad esternare un pensiero in elaborazione.
I personaggi della Scuola di Atene
Nell’affresco sono raffigurati tantissimi filosofi e scienziati nell’atto di elaborare le proprie idee. Diversi personaggi hanno le sembianze di uomini famosi contemporanei a Raffaello. Tra questi, spiccano i volti con le sembianze di Michelangelo, Leonardo e lo stesso Raffaello. Il centro della scena è occupato da due filosofi che camminano affiancati. Si tratta di Platone e Aristotele. Loro sono gli indiscussi protagonisti dell’opera. Platone tiene sotto braccio il Timeo e il dito puntato verso l’alto a indicare il mondo delle idee. Aristotele, con il volto probabilmente del maestro di Raffaello Bastiano da Sangallo, tiene il palmo della mano rivolta verso il basso a indicare l’interesse per l’esperienza, la natura, la razionalità quindi l’opposto del pensiero di Platone e regge l’Etica Nicomachea, un testo nel quale Aristotele volle individuare un criterio per mezzo il quale l’uomo possa raggiungere la felicità.
In quest’opera sono rappresentati ben 58 persone; oltre ai filosofi vi sono anche figure di valore simbolico. Queste figure sono disposte in modo prospettico e sono visibili su due piani: i soggetti sono disposti a sinistra e a destra dei protagonisti, un gruppo sulle scale a sinistra connessi al mondo della natura e un gruppo sulle scale a destra che si pensa siano connessi al mondo della geometria.
Le figure sono inserite in un complesso classico idealistico poiché secondo critici non è mai esistita una vera e propria “Scuola di Atene” anzi, l’edificio alle loro spalle ricorda molto il progetto di San Pietro di Bramante.
Altri personaggi famosi della Scuola di Atene
Socrate rappresentato nell’atto di dialogizzare con altri filosofi.
Epicuro con sembianze di Fedra Inghirami, mentre riflette sull’Edonismo, secondo il quale per mantenere un equilibrio di calma interiore importante è non farsi mancare piccoli piaceri come un buon pasto, una chiacchierata con gli amici.
Averroé, filosofo arabo citato da Dante in un passo dell’Inferno.
Pitagora rappresentato nell’atto di lettura di un libro.
Eraclito con l’aspetto di Michelangelo Buonarroti poiché nello stesso periodo lavorava alla Cappella Sistina, rappresentato in un atteggiamento introverso intento a ponderare con malinconia sulle fondamenta del proprio pensiero.
Diogene, invece viene rappresentato nell’atto di rifiutare ogni approccio riconosciuto dalla società e riconosce solo la Natura.
Euclide con l’aspetto di Bramante, considerato il massimo esponente della Geometria.
Zoroastro con sembianze di Baldassarre Castiglione, scopritore dell’Astronomia.
Tolomeo con il globo terrestre in mano.
Diverse sono le critiche e le discordanze su quest’opera in particolare sulla rappresentazione di una figura con le effigi di Francesco Maria Della Rovere nonché nipote del Papa e duca di Urbino. I critici discordano su chi rappresenti difatti alcuni pensano si tratti di Ipazia altri che rappresenti la Kalokagathia.
Come organizzare la visita ai Musei Vaticani?
Vediamo quindi quali consigli possono essere utili per visitare i Musei Vaticani e le splendide Stanze di Raffaello.
La cosa più furba da fare è prenotare anticipatamente il biglietto per i musei Vaticani, disponibili on line. Ci sono tipologie di visita da prendere in considerazione, tutte con opzione salta coda.
Le Stanze di Raffaello sono situate al primo piano. Per raggiungere il percorso è abbastanza lungo e dovrete prima percorrere le Gallerie superiori. Pensando a cosa ammirare ai Musei Vaticani, oggi vi ho parlato di Raffaello. Nel mio prossimo articolo invece farò un salto indietro nel tempo per descrivervidi un’altra opera assolutamente da non perdere ai Musei Vaticani, il gruppo statuario di Leocoonte.