I Fori dopo i Fori ai Mercati di Traiano, una nuova mostra imperdibile!
I Fori dopo i Fori. La vita quotidiana nei Fori Imperiali dopo l’Antichità. Questo il titolo della mostra in corso al Museo dei Fori Imperiali nei Mercati di Traiano.
I Fori sono stati il centro vitale della Roma Imperiale. Ma cosa ne è stato dei Fori dopo i Fori, ovvero dopo il loro periodo di massimo splendore?
La mostra ai Mercati di Traiano vuole raccontare proprio la vita e le persone che hanno abitato quell’area dopo l’età antica. Vuole mostrare la quotidianità dei Fori Imperiali dal Medioevo ai giorni nostri per far passare il messaggio che la storia del posto è tutt’oggi in divenire, e noi ne siamo i protagonisti. Ciò è reso possibile dai numerosi oggetti rinvenuti durante gli scavi degli ultimi 25 anni -alcuni in esposizione per la prima volta- e dagli esaustivi pannelli esplicativi.
I Fori dopo i Fori ai Mercati di Traiano: le sezioni
E quindi che cos’è la mostra “I Fori dopo i Fori” ai Mercati di Traiano? E che cosa ci racconta?
Ci racconta la storia di questo luogo intriso di storia in un periodo fino ad oggi considerato marginale -almeno in quell’area. E lo fa dividendo la mostra in 4 sezioni tematiche che ci portano a conoscere quelle persone che nei Fori avevano la propria casa.
I Fori dopo i Fori – Sezione I. Gli oggetti della vita quotidiana.
La prima sezione è chiamata Gli oggetti della vita quotidiana. Grazie a questi oggetti possiamo essere trasportati nella vita privata di artigiani e signore che abitavano quei luoghi. Da orecchini a contenitori in ceramica che seguono l’evoluzione del gusto e delle mode. Da forchette e cucchiai fino ai “tesoretti”, piccoli patrimoni che qualcuno aveva nascosto nelle intercapedini delle pareti di casa. Tra questi oggetti troviamo anche delle medagliette probabilmente portate dalle zitelle, piccole orfane del Conservatorio delle Zitelle del ‘600.
I Fori dopo i Fori – Sezione II. I vasi del Rinascimento.
I vasi del Rinascimento è la seconda sezione della mostra ai Mercati di Traiano. In epoca rinascimentale qualche bottega artigiana di vasai era stanziata nell’area dei Fori Imperiali. Le loro botteghe furono distrutte nel 1500 per lasciar spazio al quartiere Alessandrino e solo oggi vengono riportate alla luce. Gli artigiani erano stanziati “lungo l’ultima fila di edifici prima dell’ampia zona verde costituita dagli orti di S. Basilio e di S. Adriano. Ciò permetteva di realizzare le cotture in un’area dove lo sprigionamento di fumi e miasmi disturbava un minor numero di abitanti” (Meneghini).
I Fori dopo i Fori – Sezione III. Gli abitanti illustri.
La terza sezione della mostra I Fori dopo i Fori è dedicata ai personaggi famosi che hanno abitato nella zona. La bellezza e la ricchezza storica del luogo, infatti, hanno attirato diverse personalità di spicco. Da Giotto a Michelangelo, fino ai più contemporanei Antonietta Raphael e Mario Mafai. La maggior parte delle abitazioni di questi personaggi è oggi scomparsa ma la sezione della mostra è resa estremamente intrigante da fotografie, testimonianze e pannelli esplicativi.
I Fori dopo i Fori – Sezione IV. Chiese e conventi.
L’utlima e quarta parte –Chiese e conventi– mostra decorazioni marmoree ritrovate in corrispondenza di edifici sacri. Parlando di architettura sacra è interessante notare come la città abbia cambiato faccia con il passaggio dal paganesimo al cristianesimo. Se avessimo osservato la Roma Antica dall’alto saremmo rimasti colpiti dai numerosi templi che costellavano la città. Col tempo sostituiti -o affiancati- da chiese e basiliche cristiane.