Il Cortile del Belvedere in Vaticano, un progetto di Bramante!
Il Cortile del Belvedere in Vaticano. Intorno a noi gruppi di turisti fotografano il meraviglioso spazio che gli circonda. Anche senza conoscere la storia e le opere di questo luogo magico, si rimane affascinati da tanta maestosità. Ma noi vogliamo saperne di più. Perché è stato creato questo giardino? Perché ha questa struttura a più livelli? E chi ha avuto l’idea?
La storia del Cortile del Belvedere
All’inizio del ‘500 il papa in carica era un grande mecenate. Aveva anche un carattere estremamente difficile, cosa che gli valse il soprannome di “Il Terribile”, ma lasciamo da parte questo aspetto. Si chiamava Giulio II della Rovere e fu lui a volere la costruzione del Cortile del Belvedere. Da grande conoscitore dell’arte com’era, Giulio affidò il lavoro a Bramante.
Il cortile aveva lo scopo di collegare la residenza pontificia con un altro edificio, situato su un colle poco lontano. Si trattava della villa di Innocenzo III, detta anche Casino del Belvedere, da cui il Cortile prende il nome. Giulio non voleva più essere costretto ad uscire dalla sua residenza e salire su per il colle per arrivare al Casino. Ebbe così l’idea di collegare i due edifici con un giardino, chiuso sui lati. Essendo il terreno in salita, Bramante progettò lo spazio diviso in tre livelli, collegati da scalinate.
Nel progetto, Bramante applica i principi prospettici pittorici ad un’opera architettonica e creò uno spazio stretto e lungo con punto di fuga in un’esedra sull’ultimo livello. Al posto dell’esedra verrà invece realizzato un nicchione, altrettanto scenografico. Si dice che il modello utilizzato da Bramante per la realizzazione del Cortile fu l’ippodromo romano. Sia per la caratteristica forma stretta e allungata, sia per mettersi in confronto con le grandi città del passato.
Sia Bramante che Giulio II morirono prima di veder conclusa la realizzazione del Cortile del Belvedere. Ma, anche se il progetto non fu rispettato in pieno, la struttura bramantesca influenzerà l’evoluzione del giardino all’italiana e farà da modello per studi successivi. Prima grande modifica al progetto iniziale fu fatta per volere di Papa Sisto V. Il giardino venne fatto “tagliare” da un braccio trasversale per ospitare la grande Biblioteca di Sisto V. Questo interruppe la continuità visiva del grande spazio verde ma aggiunse un qualcosa di forse ancora più prezioso.
Altro braccio trasversale fu poi aggiunto anche ad inizio ‘800 per ampliare il complesso museale dei Musei Vaticani. Si tratta del cosiddetto Braccio Nuovo, progettato da Raffaele Stern in stile neoclassico. Da questo momento si vennero quindi a creare tre cortili distinti. Cortile del Belvedere, Cortile della Biblioteca e Cortile della Pigna. Quest’ultimo così chiamato per un’enorme pignone in bronzo di epoca romana al centro del giardino.
Il Cortile Ottagono ai Musei Vaticani
Nel Cortile del Belvedere voluto da Giulio II confluirono fin da subito le statue della collezione papale, andando a creare il primo nucleo dei futuri Musei Vaticani. Le antiche statue di Giulio II erano raccolte in uno spazio ottagonale chiamato Cortile delle Statue. Oggi viene invece chiamato Cortile Ottagono. Nonostante i numerosi cambiamenti succedutosi negli anni, alcune statue si trovano in questo spazio fin dai tempi di Giulio. Tra le altre, si trovano qui l’Apollo del Belvedere e il Laocoonte.
Fu proprio da questo primo gruppo di statue che si svilupparono i Musei Vaticani come li vediamo oggi.
Il Cortile del Belvedere in Vaticano: i biglietti
Il Cortile del Belvedere fa parte dei Musei Vaticani e si può quindi visitare con il biglietto d’ingresso ai Musei Vaticani.
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Orario e prezzi Cortile del Belvedere
ORARIO: 9:00 – 18:00, ultimo ingresso ore 15:00.
GIORNI DI CHIUSURA: Domenica e festività religiose.
PREZZO BIGLIETTO INTERO con diritto salta fila: 28,00 euro
PREZZO BIGLIETTO RIDOTTO con diritto salta fila: 20,oo euro. Ragazzi dai 6 ai 18 anni e studenti entro i 26 anni.
BIGLIETTO GRATUITO: bambini sotto i 6 anni e giornalisti, non è necessaria la prenotazione.