Cosa vedere ai Musei Vaticani, un faraone al Vaticano!
Cosa vedere ai Musei Vaticani. Lo scorso 4 dicembre la Statua di Amenhotep II è uscita per la prima volta dal Museo Egizio di Torino. Fino al 30 Giugno 2019 la statua accoglierà i visitatori all’ingresso del Museo Gregoriano Egizio nei Musei Vaticani. Inizia così uno scambio di opere tra i due poli museali più visitati d’Italia, in cui arte, storia e spazi museali si fondono.
Perché è stata scelta proprio questa statua?
Durante il regno di Amenhotep II i rapporti e gli scambi commerciali furono molto intensi e il benestare inizia a riflettersi anche nella produzione statuaria. Il volti assumono tratti più morbidi, gli occhi sono grandi e la bocca accenna un sorriso. L’iniziativa intrapresa tra il Museo egizio e i Musei Vaticani simboleggia un’apertura museale che speriamo si possa estendere ad altre città italiane.
Un museo nel museo: la sezione egizia ai Vaticani
Spesso pensiamo che i Musei Vaticani meritino una visita solo per le grandi opere pittoriche che ospitano. E’ ovvio che la Cappella Sistina e le opere conservate nella Pinacoteca Vaticana siano i capolavori principali per i quali ogni anno migliaia di turisti vengono a Città del Vaticano. E’ anche vero però, che sezioni meno conosciute, come quella egizia racchiudono un immenso valore storico.
Il Museo Gregoriano egizio venne fondato da Gregorio XVI, da cui prende il nome, nel 1839. Questa sezione testimonia nel dettaglio le diverse fasi della storia egizia, conservando per ogni periodo un numero di reperti considerevole. A ingrandire questa parte del museo, contribuì la Collezione Grassi, la quale conta più di 800 reperti. Sarcofagi dipinti, corredi funebri e canopi sono solo alcuni degli importanti reperti archeologici conservati ai musei. Una delle principali attrazioni sono senza dubbio le due mummie perfettamente conservate datate più di tremila anni fa e il Libro dei Morti.
Cosa vedere ai Musei Vaticani: le altre sezioni
I Musei Vaticani sono considerati uno tra i poli museali più grandi d’Italia. La loro grandezza è dovuta al fatto che si tratta di più padiglioni unificati sotto lo Stato Pontificio. Tra le sezioni meno conosciute ma assolutamente da non perdere vi consigliamo la Galleria delle Carte Geografiche, il Padiglione delle carrozze, la Cappella Niccolina e le Stanze di Raffaello.
Cosa vedere ai Musei Vaticani: consigli utili
Qualsiasi itinerario decidiate di organizzare, ci sono comunque dei consigli importanti da seguire. Non andate ai Musei Vaticani la domenica. E’ il loro giorno di chiusura, così come per le festività religiose l’accesso non è consentito. Indossate un abbigliamento adeguato. Anche se non state entrando in una Chiesa o in una Basilica, si tratta comunque di un museo religioso, pertanto sono sconsigliate minigonne, pantaloncini corti o magliette senza maniche.
Prenotate on line il vostro biglietto o il vostro tour guidato. Nel 2018 sono entrati ai Musei Vaticani 6 milioni e mezzo di turisti. Per chi non ha la prenotazione le code possono durare addirittura 3 o 4 ore. Con il rischio di non riuscire ad entrare perché a ridosso dell’orario di chiusura. A tutto questo fortunatamente esiste una soluzione: la prenotazione on line. Prenotando il vostro biglietto in anticipo entrerete ai musei all’orario selezionato e dopo aver eseguito i controlli di sicurezza potrete iniziare la vostra visita. Questo vi concede la possibilità di organizzare al meglio le vostre vacanze, da cui saranno esclusi tempi morti e inutili attese.